Cagliari: 6000 persone in corteo contro la legge 133 e 137.

Scuola, non si ferma la protesta
Cinquemila in corteo a Cagliari
Non
si arresta la mobilitazione contro la riforma della scuola. Nonostante
la tiepida apertura del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini,
gli studenti continuano a protestare. A Cagliari, un corteo di
cinquemila studenti, universitari e delle medie superiori, ha
attraversato pacificamente le vie della città in segno di protesta

Scuola, non si ferma la protesta
Un corteo di 6.000 studenti universitari e delle Medie superiori ha
attraversanto le vie di Cagliari per protestare contro la legge 133
sulla riforma della scuola e dell’università. Quaranta studenti
dell’Ateneo di Cagliari del gruppo "Unica-mente", con i volti coperti
da maschere di carta bianche e crocette nere disegnate su occhi e
bocca, hanno aperto il corteo e hanno intonato le note di "Another
brick the wall" dei Pink Floyd, diventato il "simbolo di una scuola
disumanizzante". 

GUERRA DI CIFRE
.
Secondo i dati della questura, alla manifestazione partecipano circa
5.000 persone, mentre per gli organizzatori di Unica-mente, gli
studenti sono oltre 6.000. Da piazza del Carmine i manifestanti, sia
universitari che delle scuole superiori di Cagliari e hinterland, si
sono diretti in via Roma, provocando inevitabili rallentamenti al
traffico e disagi agli automobilisti, e hanno proseguito nei viali Diaz
e Cimitero, via Dante, piazza Repubblica, nelle vie Paoli e Sonnino. Il
corteo arriverà in piazza San Cosimo dove si concluderà la
manifestazione.

CORI E STRISICONI.
Gli studenti
universitari in testa al corteo hanno spiegato che hanno voluto
indossare le maschere, perché si sentono "spersonalizzati e senza alcun
diritto di parola". Emblematico il cartellone con la scritta "Gelmini:
arribbada sa accabbadora", in riferimento la signora della morte,
socialmente riconosciuta nella comunità sarda, che poneva fine alle
sofferenze del malato terminale, in questo caso la scuola.La scomparsa
dell’istruzione pubblica è stata messa in scena anche con lapidi
disegnate su cartelloni, mentre su una grande carta d’identità del
signor Cervello campeggiava la scritta "espatrio concesso". Non è
mancata la citazione della teoria dell’evoluzione di Darwin con gli
studenti della Facoltà di Scienze che hanno realizzato con palloncini
colorati un grande atomo. Mescolasti tra i manifestanti anche diversi
docenti universitari e i precari della scuola. 

PROSSIMO APPUNTAMENTO
.
Mentre proseguono le occupazioni delle aule centrali di alcune facoltà,
come Scienze Politiche, e le lezioni all’aperto, ci si prepara già al
prossimo appuntamento del 14 novembre quando anche Cagliari si unirà
alla manifestazione di protesta in programma a Roma

 

Fonte: http://unionesarda.ilsole24ore.com/in_sardegna/?contentId=49469

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