Cacciata la Lega Nord da Cagliari!

[da Radio
Press
]
Un’ora di fischi, urla, slogan. In quattrocento,
quasi tutti giovanissimi, hanno contestato stasera in piazza
Costituzione a Cagliari il comizio della Lega Nord Sardinia, la lista
che in provincia di Cagliari sostiene per la presidenza il senatore
"ribelle" del Pdl Piergiorgio Massidda.

Nonostante il massiccio schieramento di forze dell’ordine, i giovani
(autoconvocatisi grazie a facebook e nessuno dei quali ostentava simboli
di partito) hanno iniziato da subito a contestare il viceministro
Castelli e gli altri oratori con slogan e fischi. In piazza c’erano
praticamente solo i ragazzi: all’inizio della manifestazione è infatti
apparso evidente che, a parte i candidati locali, nessun cagliaritano ha
sentito il richiamo del partito di Bossi.

Dal palco, in evidente difficoltà, il candidato alla provincia
dell’Ogliastra Giorgio Ladu e il senatore Fabio Rizzi, hanno insultato
ripetutamente i contestatori, ricevendo in cambio una marea di fischi e
urla. Nel corso della manifestazione ci sono stati momenti di tensione
ma le forze dell’ordine hanno ben controllato la situazione evitando che
degenerasse.

In evidente imbarazzo il candidato presidente Piergiorgio Massidda, che
ha cercato di placare la contestazione ("Ragazzi, io vi capisco, io
capisco le vostre idee, ma dovete darci la possibilità di parlare") ma
ha perso quasi subito la voce e solo in un secondo momento è riuscito a
completare il suo intervento, concluso con un memorabile "il dissenso
mettetevelo in quel posto!".

Dal punto di vista politico, nel suo intervento Rizzi ha attaccato
duramente sia il segretario nazionale dei sardisti Giacomo Sanna (il
partito dei quattro mori ha infatti posto il veto perché la Lega facesse
parte anche in Sardegna dell’alleanza di centrodestra), sia il
presidente Cappellacci (esortato in maniera spiccia a rendere più
efficace la sua azione di governo), sia il Pdl che non sostiene
Massidda: "Sono quelli dell’eolico e delle tangenti" ha urlato Rizzi.

Al termine del comizio i contestatori hanno bruciato alcune bandiere
della Lega al grido di "Fuori la Lega dalla Sardegna!".

Al termine della manifestazione, Piergiorgio Massidda ha inviato alle
redazioni una nota: "Oggi abbiamo vissuto una delle pagine più
vergognose della storia democratica della nostra regione. Quello che è
accaduto in piazza Costituzione è un gravissimo attentato alla
democrazia, alla possibilità di chiunque di poter esprimere le proprie
idee e le proprie opinioni. Il Viceministro Castelli, i Senatori Rizzi,
Monti e Aderenti e i sostenitori della Lista Massidda Presidente sono
stati aggrediti fisicamente, offesi, sputati e sono stati vittime di
lanci di oggetti; sono state bruciate in piazza alcune bandiere della
Lega Nord e delle nostra lista. Le contestazioni sono avvenute ancora
prima che gli esponenti della Lega e i candidati collegati alle liste
della nostra coalizione potessero esporre il proprio progetto di
governo".

Per Massidda stasera "è stato offeso chi intendeva semplicemente parlare
di onestà, valori e democrazia, e lavora ogni giorno tra la gente per
cambiare Cagliari, la Provincia e la Sardegna. È triste vedere
contestato chi ha sempre difeso in parlamento gli interessi dei sardi,
così nella crisi del nostro settore industriale, così in occasione del
decreto Salva-Alcoa: passato con una maggioranza di 23 voti, coi 26
della Lega e il voto contrario della totalità dei senatori sardi del
centrosinistra".

Bandiera della Lega bruciata in piazza! Il video:

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