[Sardegna] Mentre la stampa scrive del nulla, gli indipendentisti sfilano a Macomer, Ottana e Siniscola. da infoaut.org

 

 

È
notizia di questa mattina l’arresto di 2 giovani arrestati perché
avrebbero avuto l’intenzione di costruire una molotov destinata alla
villa del presidente Soru (..): inutile rimarcare la schizzofrenia
giornalistica, la quale, in mancanza di altro, ha trovato la notizia
con cui aprire giornali radio e telegiornali. Calma la situazione
cagliaritana, fatta tornare alla normalità con cariche ed arresti (in
tutto 9).

Con Erik di A Manca Pro Indipendentzia,
organizzazione comunista ed indipendentista sarda, abbiamo analizzato
la situazione di conflitto generatasi nei giorni scorsi. La protesta
davanti la villa di Soru ha avuto il suo punto di partenza da un
passaparola cominciato durante il blocco del porto, nella giornata di
giovedì. I partiti del centrodestra e di estrema destra, in un’ottica
anti-Soru, hanno partecipato ai presidi che sono poi maturati in
scontri con la polizia e ore di tensione. Ai disordini hanno
partecipato anche molti giovani dei quartieri popolari di Cagliari,
portati in piazza più dalla rabbia che dall’appartenenza a formazioni
fasciste, oltre che dalla fisiologica repellenza verso le forze
dell’ordine, figlia della militarizzazione dei quartieri popolari.
La
sinistra indipendentista, dopo la costruzione dei blocchi al porto, è
tornata in piazza nella giornata di sabato 12 gennaio, nella quale ha
sfilato in tre simboliche cittadine, Macomer Ottana e Siniscola, in una
marcia anticolonialista che ha voluto rimarcare le tre grosse questioni
del lavoro in Sardegna, cioè quella operaia agricola e pastorale,
evidenziando quindi i problemi sardi rispetto alle servitù imposte
dall’Italia. I cortei hanno voluto sottolineare ancora una volta le
responsabilità della classe politica italiana e compradora sarda
(venduta agli interessi italiani, ndr), responsabile della disastrosa
situazione economica a cui sono sottoposti le piccole realtà
territoriali ed i lavoratori isolani.
Nel frattempo continua ad
esser sventolato lo "spettro ultrà", sempre caro a politici e
pennivendoli: la frequentazione della curva cagliaritana, in cui gli
"Sconvolts" sono uno dei gruppi organizzati (tra l’altro apolitici), di
alcuni degli arrestati, ha fatto subito gridare al "pericolo ultrà",
criminalizzando e tacendo la rabbia che molti giovani hanno espresso.

Per sabato 19 gennaio, giornata di mobilitazione nazionale delle realtà del Patto di Mutuo Soccorso a
sostegno delle popolazioni campane e per una nuova politica dei
rifiuti, anche i comitati in difesa del territorio sardo hanno
annunciato la loro adesione.


fonte: http://www.infoaut.org/news.php?id=1037

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