Napoli – Cagliari 0 – 2

Matri. Foggia. Ho detto tutto.

 

 

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[Cagliari Antifa] Una festa fra amici, simboli nazi e gruppi skinhead.

Se mai qualcuno avvesse avuto dubbi sull'orientamento ideologico di questi energumeni guardate da dove sardegna skineads recupera il proprio simbolo: dalle SS-Totenkopfverbände.

Ecco qui un estratto di wikipedia preso all'indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Schutzstaffel

Totenkopf

Totenkopf

Totenkopf

Il Totenkopf (dal tedesco:
testa di morto), formato da un teschio sogghignante e da ossa
incrociate, fu senza dubbio l'emblema simbolo delle SS e del terrore ad
esso legato. Rifacendosi alla tradizione dei corpi militari del Regno di Prussia prima, e di numerosi Freikorps poi, anche le SS adottarono come loro caratteristica decorazione la testa di morto. Il Totenkopf venne utilizzato sui capi di vestiario di tutti i membri delle SS, e sulle divise delle SS-Totenkopfverbände e della SS-Totenkopf-Division;
così come venne utilizzato sulle bandiere, gli%2

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[Cagliari Antifa] Mobilitazione contro il raduno nazi di Cagliari.

2 Agosto presidio antifascista

Piazza Garibaldi ore 19.00 Casteddu 

 

Volantino mobilitazione antifascista contro il concerto nazi del 4 agosto

 

 Il 4 Agosto fascisti e naziskin organizeranno a Cagliari un concerto di nostalgici provenienti da tutta italia. Questo avviene dopo anni di aggressioni a centri sociali, sedi di partito e persone identificate come diverse, che ha avuto il suo apice con le uccisioni di due antifascisti, Dax a Milano e Renato a Ostia. Se nel corso degli anni i fascisti si sono potuti permettere questo tipo di azioni e' perche' qualcuno ha ciuso gli occhi o addirittura li ha aiutati. Di fronte a questo scenario come antifascisti il 4 agosto abbiamo tutti quanti il dovere di impedire che questa schifezza abbia luogo.

Ecco qui due dei volantini usciti dall'assemblea [12

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Un, due, tre ale’ Volonte’. Quattro, cinque e sei tanti urra’ a volonta’.

Vi ricordate la trasmissione di Santoro sui preti pedofili e sulle vicende che coinvolsero anche l'attuale papa Benedetto XVI? Bene, oltre alla tentata censura del programma ora siamo davanti all'ennesima caduta di stile (e quando mai sono rimasti in piedi?) da parte della chiesa. Il sito Molleindustria, noto produttore di videogiochi antagonisti e abbondantemente satirici, ha creatoo un gioco sulla vicenda dei preti pedofili e degli insabbiamenti da parte della Chiesa. Il gioco, Operazione pretofilia, e' stato messo sotto accusa da un simpatico parlamentare dell'UDC, il cattolicissimissimo Luca Volonte'. Il simpatico ha portato a conoscenza del parlamento l'azione sobbillatrice del sito Molleindustria, ne ha quindi proposto l'oscuramento. Ovviamente tutti d'accordo quando si tratta di genuflettersi per la Santerrima Sede, quindi, prima che la polizia postale potesse compiere il suo legittimo lavoro,  gli amministratori del sito hanno deciso di togliere il gioco. La cosa piu' divertente e' che il gioco ormai era gia' entrato nelle case di migliaia di navigatori, ed e' presente in siti che non sono sotto la giurisdizione italiana. In parole povere il gioco si e' espanso come un virus contaminando le menti di poveri cristiani. La cosa meno divertente e che data la pubblicazione di numerosi articoli su Noblogs, la polizia postale ha deciso di oscurare anche quest'ultimo. Non so come ma gli amministratori di autistici/inventati sono riusciti a eludere questo oscuramentoe quindi siamo nuovamente in chiaro. La morale di questa storia e' lunga vita a Gian Maria Volonte', molto meno a Luca Volonte'. Tie', beccati questo.

Ah, cliccate sul link che si apre schiacciando sul nome di quel simpaticissimo parlamentare, potrete scoprire il mondo di Luca. 

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Comunicato Banda Bassotti sull’aggressione fascista a Villa Ada

Villa Ada – 28 Giugno 2007

Tutti i TG nazionali, tutti i quotidiani, un
approfondimento con tanto di esperti (di che poi?) su Rai Tre, continue
richieste di interviste, dichiarazioni congiunte e concordanti del
sindaco Veltroni e del fascista Alemanno…..
L’aggressione dei
fascisti a villa Ada il 28 notte dopo il nostro concerto deve aver
colpito l’immaginazione di molti… si rispolverano termini come
“Apologia di Fascismo” (reato in teoria) e si evocano gli spettri della
violenza degli opposti estremismi…
Già, opposti… Come fascismo e antifascismo, come reato e principio costituzionale.

In ogni modo, bisogna interrogarci su quale sia la novità che tanto inquieta in questa arsura estiva..

I fascisti ci sono sempre stati; hanno negozi, sezioni,
siti web e addirittura centri sociali (vero Sindaco?) dove si vende e
si distribuisce materiale razzista, revisionista e negazionista… Si
presentano alle elezioni insieme a quello che viene chiamato
“centro-destra”… le loro bandiere sventolavano anche sotto il palco del
Family Day, vanno in televisione, e nelle curve degli stadi… non
vediamo realmente dove sia la novità in tutto questo…e perché questi
uomini illustri, oggi solo si sorprendano che ci siano dei fascisti,
degli xenofobi e intolleranti e si sorprendano anche che vengano ad
aggredire un concerto della Banda Bassotti.
Noi non siamo affatto
sorpresi… in 16 anni di tours hanno provato molte altre volte ad
aggredirci o ad aggredire il pubblico dei nostri concerti …ci vengono
in mente Bolzano, Milano, Bergamo, Bologna, Madrid, Bilbao e anche a
Roma un anno fa per dirne qualcuna… ed erano sempre fascisti.. strano
eh?
I fascisti aggrediscono con i coltelli, quasi sempre feriscono,
a volteuccidono e spesso non vengono presi… Provate a contare le decine
di episodi denunciati solo nell’ultimo anno…

La notte di giovedì la polizia era assente e quando è
arrivata non è entrata nella villa perché male equipaggiata (parole
loro) ed ha concesso quindi agli aggressori 10 minuti buoni in più di
autonomia.
In attesa che arrivassero i rinforzi, chiaramente non hanno fermato neanche uno degli aggressori…

La polizia era però presente nel pomeriggio per
verbalizzare una querela contro uno di noi accusato di ingiurie, ossia
di “aver detto parolacce” al figlio di un loro funzionario per un
motivo surreale… La polizia era presente anche per arrestare chi si
voleva autodifendere (chissà perché) dai fascisti.

I feriti sono molti di più di quelli che dicono i
giornali che peraltro come al solito non hanno fatto che travisare ed
inventare di sana pianta nostre dichiarazioni …ma questo è ciò che
spesso succede… per noi neanche questa è una novità…

Chissà quante teorie nei prossimi giorni;
“indignazione”… “pugno di ferro”, “legalità”… sociologi invitati a
dibattiti e uomini illustri che si riempiranno la bocca di tante belle
parole e di antitodi sicuri da adoperare…
Scusateci tanto… noi non
ce la facciamo a stupirci. L’unica cosa reale sono questi ennesimi
nostri feriti, sono questi nostri ennesimi denunciati perché colpevoli
di essersi difesi… ed è a loro che va la nostra solidarietà e il nostro
affetto.. A questa gente che che paga con noi la realtà di vivere in un
Paese in cui il fascismo è un’opinione come le altre o al massimo un
estremismo pari a quello di chi ha liberato questa nazione offrendo in
cambio il proprio sangue, la propria gioventù, la propria vita. Noi
andiamo avanti per la nostra strada; conosciamo il nostro mondo e non
possiamo viverlo saltuariamente.

Antifascisti Sempre
BANDA BASSOTTI

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Comunicato delle antifasciste e degli antifascisti romani sull’aggressone a Villa Ada e sull’ arresto di due compagni

antifa'Riporto per intero i due comunicati della rete antifascista romana sull'aggressione dei fascisti a Villa Ada, e sull'arresto di due compagni avvenuta dopo l'aggressione. Siamo abituati a tutto questo, ma nonostante l'abitudine mi sembra quantomeno allucinante quanto sta accadendo in questi anni in italia.

Roma, 30 giugno 2007
Stamattina
di fronte al Tribunale a Piazzale Clodio si è tenuto un presidio di
alcune decine di compagne e compagni in solidarietà con i due ragazzi
arrestati dalla polizia dopo l'assalto fascista a Villa Ada di due notti fa.

I
due ragazzi sono stati fermati separatamente in maniera casuale mentre
andavano verso le rispettive macchine dopo aver subito la violenza
dell'aggressione fascista. Un aggressione che si¨è scatenata con
inaudita violenza e con la precisa volontà di uccidere: un ragazzo ha
riportato nove coltellate, inflitte con una lama lunga circa sette
centimetri, che hanno sfiorato i polmoni e molti altri hanno riportato
contusioni e ferite.

Dopo aver portato a termine l'azione
squadrista i fascisti sono passati indisturbati in mezzo a varie
volanti presenti sul posto, mentre chi ha subito l'aggressione ha
dovuto subire le provocazioni di polizia e carabinieri, che hanno
inspiegabilmente fermato circa 10 persone tra chi era stato aggredito e
arrestato i ragazzi che hanno avuto l'udienza stamattina.

I capi
d'imputazione contestati ai due sono: danneggiamento aggravato,
violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Dopo che
l'udienza è stata spostata ad una corte collegiale per la gravità dei
reati, il p.m. ha fatto una ricostruzione dei fatti totalmente aliena
dalla realtà, arrivando a chiedere gli arresti domiciliari come misura
cautelare nei confronti dei due imputati, entrambi incensurati e
colpevoli solo di essere andati ad un concerto. Il giudice ha rigettato
la richiesta del p.m, dando comunque l'obbligo di firma giornaliero
fino alla prima udienza del processo che è¨stata fissata per venerdì 6
luglio.

 

Antifasciste e antifascisti di Roma


Assemblea cittadina lunedi 2 luglio ore 18.00 csoa Ex-Snia


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COMUNICATO SULL'AGGRESSIONE FASCISTA A VILLA ADA

In
questi giorni a Villa Ada si sta svolgendo la manifestazione musicale
"Roma incontra il mondo 2007". L'evento, che si ripete oramai da molti
anni, è patrocinato dal Comune di Roma (Assessorato Politiche
Culturali) e organizzato dall'ARCI (comitato di Roma). Ieri sera, 28
giugno 2007, al concerto suonava la Banda Bassotti, gruppo musicale con
contenuti e pubblico notoriamente "di sinistra".

Al termine del
concerto, intorno a mezzanotte e mezzo alcune decine di fascisti, al
grido di "duce duce", hanno aggredito quanti e quante andavano via dopo
la serata, arrivando a lanciare una bomba carta sotto il palco, e
allontanandosi solo davanti alla reazione dei presenti, apparentemente
dileguandosi senza essere notati da "distrattissime" forze dell'ordine
che solo dopo circa mezz'ora giungevano sul posto. Almeno tre persone
hanno riportato contusioni e ferite multiple di arma da taglio, con
conseguenze solo per caso non letali.

L' iniziativa è parte
dell'Estate Romana, evento di punta della politica culturale
dell'amministrazione capitolina (e non è organizzata da un centro
sociale). Ciò ha fatto sì che a questa aggressione venisse dato un
risalto mediatico e politico notevole, a differenza delle molte di
matrice neofascista ad oggi compiute a Roma, specialmente negli ultimi
due anni.

Nei giornali, nei tg locali e nazionali ricorre per la
prima volta e inequivocabilmente la definizione di aggressione
fascista. Anche la reazione del sindaco è immediata: già di stamattina
le prime dichiarazioni, connotate da un appello alle forze dell'ordine
perché gli aggressori vengano arrestati.

Così anche il
presidente delle federazione romana di AN, Gianni Alemanno, con una
carriera di provocatore radicalmente legato alla propria identità
neofascista, è costretto ad una presa di distanza, ma riduce, al tempo
stesso, il fatto a un atto "delinquenziale".

Ci preme, come
antifascisti e antifasciste, riportare l'attenzione su un contesto
politico che abbiamo davanti agli occhi ormai da tempo, un contesto che
vede un ritorno alla visibilità del neofascismo nelle sue varie forme,
legittimato dalle politiche equidistanti, quando non conniventi,
dell'amministrazione romana, che elargisce fondi e apre spazi a sigle
come Foro 753 e all'Associazione Fratelli Mattei. Per questo è
ingannevole limitare la questione ad un fatto di ordine pubblico,
quando rappresenta invece l'unica pratica politica di questi
neofascisti romani che incitano alle lame, all'odio razziale, sessista
e omofobo.

E' dall'assalto di due anni fa al Forte Prenestino,
in cui un compagno ha rischiato di perdere la vita, passando per
l'omicidio di Renato dopo una festa reggae sulla spiaggia di Focene,
che ci ostiniamo a denunciare lo squadrismo fascista rinato in questa
città dalla vittoria di Storace alla Regione Lazio e tollerato nei suoi
covi e nelle sue iniziative pseudo-culturali anche dalle attuali
amministrazioni.

Il dato che oggi ci rimane è che tutti gli
assalitori fascisti si sono potuti dileguare nonostante il tanto
osannato intervento delle forze dell'ordine, mentre due ragazzi sono
ancora in stato di fermo e altri due, pur rilasciati la mattina
seguente, mantengono la denuncia a piede libero. Questa decisione da
parte di polizia e carabinieri, che oltretutto hanno insultato e
provocato proprio chi aveva appena subito l'attacco, segnala la volontà
di sminuire la matrice dell'episodio riducendolo a semplice rissa e
rivela dopo Genova, le cariche all'ospedale San Paolo di Milano contro
i compagni di Dax, lo“smarrimento del verbale” con le ultime
dichiarazioni di Renato e la morte di Federico Aldrovandi la loro
ambiguità.

Domani mattina porteremo la nostra solidarietà ai
ragazzi tutt'ora detenuti, in occasione dell'udienza che si terrà alle
ore 9:00 al tribunale di piazzale Clodio.

Assemblea ore 18.00 lunedì 2 luglio al csoa Ex Snia

antifasciste e antifascisti di Roma

 

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Per Renato, Per Dax e per quello che e’ accaduto ieri sera a Villa Ada.

Azione antifascista"Morto giovane in rissa fra balordi", "la politica non c'entra". Cosi' titolavano i giornali nel settembre del 2006 il giorno dopo la morte di Renato, ucciso da due fascisti dopo che aveva assistito ad un concerto nel litorale di Ostia. A quasi un anno di distanza il processo potrebbe gia' dare verdetti. In pratica c'e' la possibilita' che al ragazzo che ha ucciso Renato potrebbe essergli riconosciuta la seminfermita' mentale, e grazie al rito abbreviato la pena si ridurrebbe decisamente. Una seconda morte per Renato, uno schiaffo alla famiglia e ai compagni dell'Acrobax, centro sociale di Roma che Renato frequentava.

Poi ci sono le continue agressioni fasciste. La notte scorsa, un gruppo di parecchie decine di persone bardato dalla testa ai piedi, probabilmente appartenente a Forza Nuova ma sicuramente di matrice fascista, ha aggredito gli spettatori di un concerto che si svolgeva a Villa Ada a Roma. Ci sono stati scontri e feriti fra le file del pubblico, di cui due, feriti con armi da taglio (dicasi "lame"), abbastanza gravi con prognosi che arrivano ai 20 giorni. Anche qui la polita non c'entra? A roma non si sta diffondendo una cultura dell'infame, dove per cultura dell'infame si intende quella del "lamare" il diverso? Mi chiedo se ci sia ancora da chiacchierare sulla necessita', possibilita' e non so su quale altra stronzata, di concedere qualsiasi cosa a queste merde, o di aprire un dialogo con questi microcefali. Mi sembra che l'unica risposta che vada verso il fare giustizia a Renato e a Dax possa essere solo una. … …

Per Renato, per Dax, e per tutti i compagni uccisi dai fascisti. 

Liberta' per gli antifascisti torinesi.

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[Antifa Torino] Udienza tribunale della libertà per Davide, Fabio e Marco.

Oggi, 28 giugno, si è svolta l'udienza del tribunale del riesame che dovrà decidere seDavide fabio e marco liberi! mantenere o interrompere la misura cautelare degli arresti domiciliari per i compagni arrestati il 14 giugno scorso.Il PM Tatangelo, durante la sua arringa, ha sostenuto l'importanza di prendere in considerazione, non tanto i fatti occorsi il 14 maggio durante l'iniziativa antifascista svoltasi a Palazzo Nuovo, quanto piuttosto la pericolosità degli imputati.Davide, Fabio e Marco vengono infatti definiti dal PM come dei violenti, soggetti ad un forte pericolo di recidivanza.Il PM Tatangelo, infine, sostiene che la misura cautelare degli arresti domiciliari non vada affatto ad intaccare la loro vita privata, in quanto potranno continuare ad avere permessi per recarsi all'università, etc...Tutto ciò non fa altro che confermare la tesi che a essere messi sotto accusa non sono i fatti compiuti, ma la pratica quotidiana dell'antifascismo che Davide, Fabio e Marco, insieme a tutti noi, hanno sempre portato avanti.Il tribunale del riesame ha 5 giorni a partire da oggi per emettere una sentenza, seguiranno aggiornamenti
 
http://antifa-milano.noblogs.org
http://www.infoaut.org/ 
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[Antifa Torino] Davide, Fabio e Marco liberi! 28/06 Presidio al palazzo di giustizia

Volantino del presidio al palazzo di giustizia di Torino per la liberazione di Davide, Fabio e Marco.
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Sulle cariche al presidio antifascista di Palazzo Nuovo e sulla liberta’ di parola.

Premessa: questo di seguito e' un commento che mi e' stato lasciato nel post sulle cariche al presidio antifascista.
E' di uno dei ragazzi, non so se di uni-libera o dell'Unione degli
Universitari (UDU), che aveva organizzato l'incontro della
presentazione delle liste presenti alle elezioni dell'Universita' di
Torino, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il FUAN. La presentazione era la sera del 14 maggio, esattamente il giorno che
il presidio antifascista fu caricato.

Commento:

Sono uno degli studenti che aveva organizzato l'incontro di
pressentazione delle liste che si sarebbe dovuto svolgere nel
pomeriggio. Voglio fare alcuni appunti:1)Tagli ogni cosa con il coltello, ma sei realmente sicuro di sapere
chi siano gli eroi e chi i "mostri fascisti". E poi: abbiamo davvero
ancora bisogno di eroi?2)Purtoppo nella futile e stanca democrazia che abbiamo – sistema
genbeticamente imperfetto, certo, ma trovamene tu uno più
auspicabile… – il fine non giustifica i mezzi. Ergo non possiamo
farci giustizia da soli. Fai così e, oltre i diversi fini, non c'è più
differenza tra fascismo e antifascismo. Fai così e legittimi la
violenza – fisica e non – dei fascisti. Fai così e offendi lo stesso
antifascismo. Che non è quello del '48, quella era una situazione
limite, diversa dall'attuale. L'antifascismo non è sempre uguale.3)L'azione di protesta era volta al bene comune: i fascisti non devono
entrare nell'uni e questo è meglio per tutti. Ok, ma poi mi viene da
pensare agli studenti che volevano sentire la conferenza, il
contraddittorio che si sarebbe creato, e ne avevano il diritto. Cari
antifascisti, avete leso anche i diritti degli studenti nella vostra
crociata, non dimenticatelo.E sono certo che gli stessi studenti non avrebbero impiegato molto a
capire chi era il fuan e fischiarlo. E sono certo che gli studenti (e
non dire che gli studenti erano quelli che hanno manifestato. Quella
era solo una, anche esigua, parte…) non hanno bisogno di nessuno che
parli e agisca per loro, ma hanno bisogno di strumenti di confronto.
Che gli sono stati puntualmente negati.Come dici tu i giornali sono di parte, le istituzioni corrotte. Quindi che fare?Prima della sospensione della conferenza ho parlato con alcuni dei
collettivi e dai modi e dai toni,non ero più tanto sicuro chi fosse il
fascista. Ho sempre più paura che l'antifascismo stia diventando un
gioco. Non è più bandiera da portare fieri, ma una dentro cui
nascondersi. Un qualcosa che giustifica ogni nefandezza.Con sincerita,Un antifascista. P.s. spero di non essere censurato…:)

Risposta: Caro sincero Antifascista, non solo non ti censuro ma addirittura ti concedo ampio risalto (anche se sono un brutto e cattivo autonomo). Noto con stupore la difficolta' che incontra uno studente universitario nel criticare le tesi, le opinioni e le pratiche di un'altra persona o di un gruppo. Mia cugina di 16 anni ha un senso crito molto piu' profondo, meno ingenuo e superficiale del tuo. Io non credo di essere un genio, ma confrontarmi con critiche di questa mole mi fa sembrare piu' di quello che sono. Nel tuo commento ti riferisci ad un episodio accaduto nell'atrio di palazzo nuovo il 14 maggio. Quel giorno l'universita' vedeva contrapposti, come e' sempre successo nella storia politca italiana del 1900, da una parte i fascisti e dall'altra parte dei celerini, che davano le spalle ai fasci, gli antifascisti. Gli antifascisti non sono eroi, sono cittadini dello stato italiano, con delle idee e dei valori ben precisi che non sono solo ed esclusivamente opposizione al fascismo. I fascisti non sono dei mostri in se, bensì dei cittadini come tanti altri ma con velori e pratiche ben precise che li distinguono dalle altre persone. L'antifascista va contro queste idee e queste pratiche, perche' sono l'opposto dei suoi valori. L'antifascista non va a spasso con il fascista a discutere di politica, non discute con lui se sono giuste o meno le ronde per pestare gli immigrati, se e' giusto o meno che Priebke possa usufruire della liberta', se lo sterminio di milioni di vite, tra cui ebrei, zingari, omosessuali, comunisti, anarchici, dissidenti e tanti altri, sia realmente accaduto. Probabilmente se succedesse una cosa del genere l'antifascista avrebbe un collasso e morirebbe. Lo ammetto, io e la liberta' di parola non andiamo sempre d'accordo, quando vedo il molto poco onorevole Borghezio questo rapporto se ne va a farsi benedire. E' come una reazione chimica, se so che ho davanti a me una persona che la notte va a bruciare le case della povera gente, che spruzza disinfettante dove si sono seduti gli immigrati… beh scatta quella scintilla che mi fa diventare particolarmente rosso e poco piacevole da vedere. Penso che la liberta' di parola sia un'arma che viene usata nella VOSTRA democrazia quando piu' fa comodo, se porta vantaggi viene lasciata usare, se porta svantaggi la si nega, a seconda delle situazioni e non a prescinedere. Noi antifascisti siamo coerenti almeno da questo punto di vista. La liberta' di parola ai fascisti la negheremo sempre. La negheremo ai fascisti, ai costruttori di basi militari, ai portatori di pace con gli elicotteri mangusta, ai costruttori di ponti sullo stretto, di treni ad alta velocita', ai mafiosi e agli stupratori. Noi con questa gente non ci vogliamo avere nulla a che fare, non ci faremo presentazioni di liste o tavoli per la decisione di tracciati, osservatori ecologici, economici, o la conta dei morti civili in guerra. Non ci vogliamo avere nulla a che fare, e soprattutto li contesteremo, li bloccheremo, gli negheremo agibilita' politica, fino a quando i nostri valori saranno quelli di uguaglianza, liberta', dignita'.

Lo facciamo per coerenza nei nostri valori, per le migliaia di oppressi morti durante la guerra di liberazione e durante le piccole e le grandi lotte di dignita' e uguaglianza.

Tutto il resto e' aria fritta e fuffa per gatti. 

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