CAGLIARI
– Vedovo, 75 anni, una magra pensione da ex artigiano come unico
reddito, al 25 del mese ha sempre avuto difficoltà ad arrivarci.
Alfredo appartiene a quella schiera sempre più grande di anziani che
non riescono più a sbarcare il lunario. La fame ieri l'ha spinto a
rubare un pacco di pasta e un pezzo di formaggio dagli scaffali del
piccolo negozio di generi alimentari sottocasa, a Cagliari. Ma alla
cassa la refurtiva gli è scivolata a terra. "L'ho visto così triste", ricorda la proprietaria del minimarket.
"Aveva le lacrime agli occhi. Prima era sempre stato puntuale nei
pagamenti. Forse è colpa di questa crisi…" L'uomo temeva di essere
denunciato, invece la proprietaria lo ha perdonato anzi ha dato vita ad
una colletta fra gli abitanti del quartiere per assicurargli provviste
sufficienti per le prossime settimana. Is Mirrionis è un quartiere popolare nella periferia degradata del
capoluogo. "Nelle nostre strade – confida Valentina Camba, la titolare
del negozio dove ha rubato il pensionato – sono tante le famiglie, e
non solo di pensionati, che non riescono ad arrivare a fine mese e
molto spesso non hanno neppure il denaro per poter comprare qualcosa da
mangiare". Come ripetono da tempo le associazione dei consumatori, "un disagio
profondo affligge larga parte di cittadini italiani. E' colpa dei
recenti aumenti", denunciano Federconsumatori e Adusbef. La negoziante di Is Mirrionis queste cose le sa bene: "Da anni,
generazioni di famiglie di tutto il quartiere vengono a fare la spesa
da noi. E capita spesso che ci chiedano di trascrivere il debito su un
quaderno: pagheranno a fine mese, quando ne avranno la possibilità. Non
abbiamo mai negato niente a nessuno e mai nella nostra vita lo faremo".
Non l'hanno fatto neppure ieri quando hanno scoperto che il signor
Alfredo aveva rubato un pacco di pasta e un pezzo di formaggio. Anzi:
hanno pensato che fosse necessaria una colletta per aiutarlo.
"La solidarietà è importante", spiega la titolare del piccolo negozio
di alimentari. "Capita spesso, soprattutto quando si consegna la spesa
a domicilio, d'incappare in realtà che ti fanno accapponare la pelle. A
pochi isolati dal nostro – racconta la commerciante – abita un'anziana
che puntualmente scoppia in lacrime perché non ha il coraggio di dire
che non ha i soldi per pagare. E noi ogni volta le diciamo che non c'è
nessun problema: può pagare quando vuole. In un quartiere popolare come
il nostro funziona così. La solidarietà è di casa".
fonte: http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/ruba-per-fame/ruba-per-fame/ruba-per-fame.html
Non sapevo fosse una bufala.
In effetti sembrava troppo rosea, il quartiere che si preoccupa, etc… ci sono andati forti.
La realta’ e’ che questa gente nella merda viene aiutata, si, ma non sempre senza nulla in cambio… Per dirne giusto una, ho visto ricatti del tipo “io aiuto te, tu aiuti me… votami e portami voti, se no non vi do piu’ nulla”… e la gente che annuiva piano e diventava viola dall’imbarazzo (e io pure diventavo viola, perche’ la persona che diceva queste cose non si rendeva minimamente conto di quanto fosse squallido il suo discorso, anzi, li aiutava, cosa volevano di piu’?)
Un saluto,
Ice
livello due la notizia era finta il giornalista chiede scusa qualcuno prende in giro l’unione sarda.
ora parliamo di fame e di informazione.
cancella il post che ci facciamo un giro gratis nel magico mondo dei post cancellati. e dei commenti
livello due la notizia era finta il giornalista chiede scusa qualcuno prende in giro l’unione sarda.
cancella anche questo
guarda un pò il caso.
L’ho saputo, ma e’ probabile che la cosa accada quotidianamente, non che si facciano le collette, ma che la gente rubi perche’ non riesce ad arrivare a fine mese.
E’ una bufala.