Un piccolo pensiero personale, un ricordo di quello che e’ stato per me Genova 2001, il motivo per cui il 17 tornero’ a Genova.
Quando sono andato a Genova non avevo ancora compiuto 17 anni, sono andato con mio padre perche’ da solo non mi volevano mandare. Mio padre, dall’alto della sua esperienza politica ma soprattutto sollecitato da mia madre rimasta con l’ansia a casa, il secondo giorno, ovvero il giorno dei cortei per piazze tematiche e per blocchi affini, mi dice: < vieni con me, ti porto dove non succederanno casini>. Finiamo in piazza Manin, con Legambiente, Rete Lilliput e Manitese, il corteo dei non-violenti. Le donne che ho visto piangere li, le donne che ho visto sanguinare pestate dai poliziotti non le dimentichero’ mai. Non dimentichero’ mai quella discesa verso piazzale Kennedy dopo l’assedio simbolico alla zona rossa quando abbiamo saputo della morte di Carlo, il cuore che ti si chiude e l’impossibilita’ di bloccare le lacrime.
In quei giorni ho covato un odio tremendo verso le forze dell’ordine, polizia, carabineri e guardia di finanza. Questi personaggi a Genova hanno fatto quello che fanno tutti i giorni dell’anno, solamente in maniera concentrata e con un atteggiamento piu’ irreprensibile del solito. E questo perche’? Per difendere otto personaggi che a loro volta difendono cio’ che per miliardi di persone significa fame e sfruttamento: il capitalismo. Sembra retorica ma e’ esattamente quello che fanno tutti i giorni dell’anno, in ogni parte del globo, dall’Italia alla Cina. Andare a Genova non e’ soltanto ribadire il nostro rifiuto alla politica di sfruttamento e di oppressione, non si tratta solo di salvare i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio da una galera che non e’ mai giusta, ma anche di respingere la paura che ha assediato molte persone ed il movimento, e che ci ha portato a scannarci fra di noi cercando di fare distinzioni fra chi si meritava le botte, chi la morte e chi invece aveva il diritto di manifestare. Si tratta di avere la capacita’ di capire che se la polizia ha attaccato indistintamente tutte e tutti noi che eravamo li a Genova, era per tapparci la bocca, non di certo per due vetrine spaccate.
Questo e’ il motivo per cui sabato 17 saro’ a Genova con chi vuole scacciare questa paura e con chi porta carlo nel cuore.
Partenza da Torino alle ore 11 dalla stazione di Porta Nuova, 10 € a/r. I biglietti si possono trovare nell’atrio di Palazzo Nuovo tra le 10 e le 18 fino a venerdi’.
Giovedì 15 verra proiettato in loop nell’atrio di Palazzo Nuovo il documentario O.P. (sulla gestione dell’ordine pubblico a Genova ) dalle 10.30 in poi.
Altre fonti: http://www.infoaut.org/news.php?id=760
www.supportolegale.org