Ci avete dipinto come violenti e intolleranti. Il rettore ieri ci ha
chiuso fuori dalla città universitaria come pericolosi bande medievali
pronte alla devastazione e al saccheggio. Aspettavate di vederci cadere
nella trappola e scontrarci con le forze dell’ordine. Non è accaduto,
ma questo clima ha portato a degli atti punitivi che hanno colpito
l’aula studenti di fisica, il gabbiotto autogestito di geologia e
l’aula occupata di giurisprudenza.
Questa mattina entrando nell’aula occupata di Fisica, gli studenti
hanno trovato foto e manifesti strappati dalle pareti e armadi,
computer e libri imbrattati con bombolette; uno spettacolo in perfetto
stile squadrista. I luoghi simbolo dell’università che vorremmo, dove
gli studenti si incontrano, studiano e dibattono liberamente. Continue reading
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Negli ultimi giorni abbiamo assistito al montare della protesta di fronte alla decisione assunta da una parte della classe politica compradora sarda (centrosinistra) di “accettare” lo smaltimento in Sardigna di una quantità ancora non precisata di rifiuti non differenziati italiani in seguito all’emergenza verificatasi in Campania.