Nella prima puntata di StobadosQuark dal titolo "anche i naziskin conoscono la storia", abbiamo visto l'utilizzo attuale dei simboli runici rispolverate dalla tradizione nazista. Il Totenkopf, teschio col ghigno, veniva utilizzato dalle SS-Totenkopfverbände .
Nella puntata di oggi, sempre in collaborazione con Wikipedia, analizzeremo un altro simbolo runico: l'Othala. Questo simbolo, che potete trovare nel logo di Sardegna Skinhead, veniva utilizzato da una divisione delle SS, la cosiddetta Prinz Eugen. Successivamente , la runa venne ripresa da un'organizzazione di estrema destra attiva in Italia negli anni 70: Avanguardia Nazionale.
Qui sotto riporto la pagina presa da wikipedia sulle 7te SS-Gebirgs-Division Prinz Eugen.
"La 7te SS-Gebirgs-Division Prinz Eugen fu costituita con Volksdeutsche (uomini di stirpe tedesca) provenienti dalla Serbia e dalla Croazia nel marzo del 1942.
La divisione venne fin dall'inizio impegnata in operazioni anti-partigiane nei Balcani, e proprio durante queste operazioni, nell'ottobre del 1942, la divisione ebbe il battesimo del fuoco mentre svolgeva attività di pattuglia sulle montagne al confine tra Serbia e Montenegro a est del fiume Ibar. Poco dopo quest'azione, la divisione venne trasferita nell'area di Zagabria-Karlovac, prendendo parte all'Operazione Bianco con altre unità tedesche; il cui obiettivo era la distruzione delle forze partigiane di Tito.
Nei mesi seguenti, la divisione venne inserita nel Gruppo d'armate E, e, nel maggio 1942 prese parte ad una nuova operazione anti-partigiana, questa volta denominata Operazione Nero, con unità inviate a nord di Sarajevo, e in seguito nella zona di Mostar. Successivamente fu impegnata lungo la costa dalmata per disarmare i soldati italiani dopo l'armistizio dell'8 settembre, occupando di lì a poco Spalato, le cittadine di Brazza, Lesina, l'isola di Curzola e la penisola di Sabbioncello. Durante questa fase, in seguito alla resa non immediata della divisione di fanteria Bergamo, che insieme ad altri reparti difendeva la piazza di Spalato, venne compiuto il massacro di Trily, nel quale trovò la morte la maggior parte degli ufficiali della Bergamo,
oltre a diversi altri ufficiali appartenenti a reparti ausiliari o di
Corpo d'armata presenti sul posto, per un totale di 3 generali e 47
ufficiali superiori o subalterni. Nel dicembre 1943 la divisione prese parte ad una nuova operazione contro le forze di Tito, che si concluse nuovamente con un nulla di fatto.
Nel gennaio 1944 la Prinz Eugen venne trasferita nella zona di Spalato e Ragusa per un ulteriore addestramento e per essere riorganizzata e riequipaggiata. A marzo riprese la propria attività anti-partigiana in Bosnia, a maggio tale attività spinse la divisione fino alla Drvar. In seguito, ad agosto la divisione venne destinata al fronte, dato che le truppe sovietiche e bulgare, stavano avanzando velocemente.
Nel settembre del 1944
la divisione venne impegnata nel ruolo più importante di tutta la
propria storia. La Prinz Eugen, insieme con altre unità delle Waffen-SS, fu impegnata nel costituire una testa di ponte per permettere a oltre 350.000 soldati tedeschi, di stanza in Grecia, di sfuggire ad un accerchiamento sovietico nei pressi del Corridoio di Vardar, in Macedonia. Dopo il successo dell'operazione la divisione, come retroguardia delle armate tedesche, fu impegnata in una lunga ritirata da Čačak, passando per Brčko e superando la Drina.
Nel gennaio del 1945 fu attaccata da formazioni partigiane nei pressi di Otok, e, in seguito fu trasferita nei pressi di Vukovar per fronteggiare l'avanzata combinata delle truppe sovietiche e delle forze partigiane di Tito. Dal febbraio all'aprile del 1945 la divisione fu impegnata contro sovietici e partigiani, terminando la guerra in Slovenia."
Fonte:
11 Settembre 2007 http://it.wikipedia.org/wiki/7._SS-Gebirgs-Division_Prinz_Eugen