Cagliari.
Il
9 e il 10 dicembre si svolgera’ in Sardegna il D10, il vertice dei
ministri della difesa di Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta,
Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania. Temi del vertice
saranno “sicurezza”, “cooperazione militare” e “emergenza
immigrazione”.
Cagliari in quiei giorni sara’ una
citta’ blindata, come lo era Genova nel 2001 e le altre citta’ che
hanno ospitato vertici di questo livello. E’ gia’ scattato infatti il
piano di sicurezza che vede blindato il quartiere castello, dove si
svolgera’ il vertice, e la zona di piazza San Giovanni, dove sorge il
T hotel affitato per una settimana dalle delegazioni. Per renderci
conto delle misure di sicurezza messe in atto basti immaginare che
chi vive nelle aree interessate dal vertice non potra’ far ritorno
nella propria abitazione se non si sara’ fatto schedare entro
l’inizio dei lavori del vertice. Inoltre negli ultimi anni il
movimento sardo, persino il cagliari social forum, e’ stato preso di
mira dalla repressione in maniera non paragonabile al resto della
penisola. Gli ultimi arresti sono stati compiuti l’11 Luglio del 2006
ed hanno avuto come obbiettivo il movimento indipendentista sardo, in
particolare si e’ cercato di decapitare l’organizzazione “a Manca
pro s’Indipendentzia”; nell’ambito dell’indagine su degli attentati
compiuti fra il 2003 e il 2006, furono eseguiti 10 arresti e piu’ di
50 perquisizioni in giro per la Sardegna.
Mari?
Proceddu?
Binu?
Macche’ solo polizia e telecamere, tutto sommato non un gran
biglietto da visita, ma anche una delle poche cose che puo’ offrire
la Sardegna vista da dentro.
Poi
c’e’ l’aspetto piu’ prettamente politico del vertice, ovvero i temi
su cui verte l’evento. Il D10 si svolgera’ in una delle terre che
piu’ e’ stata interessata dai flussi migratori. Le coste sarde hanno
visto migliaia di partenze caratterizzate da immense difficolta’, in
primis pregiudizi e razzismo, aspetti che accomunano i migranti di
ogni parte del mondo. E’ per questo che il vertice, proprio per dove
verra’ svolto, e’ considerato un’infamia alla storia del popolo
sardo. Il 9 e 10 ci saranno dieci personaggi che parleranno di flussi
migratori e di strategie comuni per arginare lo sbarco di disperati
sulle nostre coste. Non si affrontera’ il tema cercando le cause di
questo fenomeno, ma si organizzera’ esculivamente il miglior modo per
fermarlo, muri da erigere o pattugliamento delle coste di partenza e
di arrivo, l’unico approccio ai problemi che i potenti riescono ad
avere: repressione. Legato all’emergenza immigrazione e’ anche il
tema della “sicurezza”, entrato prepotentemente nell’agenda
politica italiana, prima con il centro-destra,
ora fatto proprio anche dal centro-sinistra.
E’ evidente pero’ che i padroni
del mondo utilizzano termini con accezioni completamente diverse da
quelle della gente comune. Per uno studente che ha appena finito gli
studi, sicurezza puo’ voler dire la certezza di un posto di lavoro
non precario con un salario adeguato; per un pensionato la sicurezza
e’ riuscire ad arrivare alla fine del mese con una pensione adeguata
alle proprie esigenze; per un abitante di Quirra (localita’ dell’est
Sardegna, dove e’ presente un poligono militare interforze) non avere
il problema di andare ogni mese in ospedale a controllare che a causa
dell’uranio impoverito utilizzato nelle esercitazioni militari venga
riscontrato un tumore. Non si parlera’ di queste accezioni del
termine “sicurezza”, bensi’ della sicurezza legata al conflitto
che ogni giorno dilaga a partire dagli strati piu’ marginali della
societa’, stadi e periferie, fino ad arrivare alle lotte che stanno
caratterizzando la vita politica italiana degli ultimi anni, come tav
e dal molin.
Lo scontro che ci sara’ a Cagliari
il 9 e 10 sara’ su due visioni completamente differenti e divergenti
del mondo, se da un parte ci sara’ una cena di gala ultra-lussuosa
per i partecipanti al vertice, dall’altra verra organizzata per
strada, tra la gente, una enorme cena popolare; se da un parte ci
sara’ una discussione fra dieci personaggi che prendera’ decisioni
sulla testa di milioni di persone, dall’altra ci saranno centinaia di
individui che parleranno dell’incertezza in cui vivono quelli che
stanno al primo gradino della piramide sociale.
Da
una parte sos
disterraus
(i senza terra, gli immigrati), dall’altra sos
meres
(i padroni).
Con Carlo nel cuore, aspettando
il G8 nell’isola di La Maddalena.
Sito organizzatori no-D10: http://nod10.zaxo.it/
Sito con articoli e interviste dal controvertice: http://www.infoaut.org/news.php?id=843