Torino: le istituzioni non rispondono alle richieste dei migranti. Pesanti cariche della polizia sotto la prefettura

Nessuna risposta del Comune alle richieste dei migranti, "Casa Lavoro Residenza". Il presidio sotto il Comune diventa corteo per le vie della città. Il prefetto latita, la polizia carica selvaggiamente sotto la prefettura e in piazza Castello

Quest’oggi, in concomitanza con l’incontro tra gli assessori del Comune di Torino (Giuseppe Borgogno e Marco Borgione) e i migranti occupanti di via Bologna e corso Peschiera, si è tenuto un partecipato presidio sotto la sede comunale, indetto dal Comitato di solidarietà con profughi e migranti oltre che dagli immigrati stessi, i quali hanno riempito lo spazio antistante il palazzo con il loro slogan "Casa Lavoro Residenza" per tutto il pomeriggio.

L’incontro non ha ottenuto nessun riscontro, continuando la scia di immobilismo intrapresa da tempo dal Comune di Torino sulla questione migrante, posta da anni. L’assessore Borgione ha addirittura avuto la spocchia di alzarsi dal tavolo di confronto, sordo alle richieste dei migranti e incurante dell’urgenza del problema posto. Il presidio ha per questo deciso di occupare la strada di fronte al palazzo comunale, dopo oltre 2 ore di attesa di un qualche risultato e risposta. Casa, lavoro e residenza: queste le richieste dei profughi occupanti degli stabili, con l’ultima caratterizzata da una centralità prioritaria per la valenza che questa va ad assumere nelle dinamiche burocratiche e di agibilità del nostro paese. Rivendicazioni accompagnate dalla richiesta dell’assunzione delle proprie responsabilità istituzionali di fronte alla minaccia di sgombero che incombe sullo stabile di corso Peschiera.

Il blocco del traffico, all’uscita della delegazione dal Comune, è diventato quindi corteo spontaneo per le vie del centro, nella rabbia per l’ennesima non risposta degli assessori e nella determinazione di chieder conto sulla questione all’autorità del governo in città (la prefettura).

Il corteo, arrivato sotto la prefettura in via Po, ha chiesto di essere ricevuto in delegazione dal prefetto, che in un primo momento ha accettato, chiedendo però di aspettare 5 minuti. Passata oltre mezz’ora, nel continuo ripetere dello slogan "Casa Lavoro Residenza" da parte dei migranti e nella chiarezza della volontà del prefetto di non incontrare i profughi, la polizia posta a difesa della prefettura ha caricato i manifestanti, i quali si sono quindi mossi nella piazza antistante gli uffici, luogo nel quale la polizia è tornata a caricare selvaggiamente i migranti e i solidali, scena ripetutasi per ben 4 volte! Un ragazzo del comitato di solidarietà è stato accerchiato e picchiato da 10 agenti della polizia, la quale ha sparato diversi lacrimogeni e rincorso i manifestanti per le vie del centro.

Migranti e comitato sono quindi tornati nello stabile di corso Peschiera, dove è stata tenuta una conferenza stampa per denunciare le modalità con le quali le autorità cittadine hanno trattato la questione impellente dei migranti, con il silenzio e la polizia.

Fonte: Infoaut

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