[Cagliari D10] Programma delle iniziative NO-D10 ( 8, 9 e 10 Dicembre 2007


PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

SABATO 8 DICEMBRE: CONTROVERTICE

Dopolavoro Ferroviario (ex cinema Adriano)

Via Sassari 12 – CA

MATTINA:

dalle ore 10.30 alle ore 12:00

L’occupazione militare della Sardegna

dalle ore 12:00 alle ore 13.30

La diaspora sarda: "is sardus, unu populu de disterraus"

Analisi e testimonianze sul fenomeno dell’emigrazione sarda

SERA:

dalle ore 15.30 alle ore 20:00

I fenomeni migratori nel bacino mediterraneo:

processo alle cause e parola agli immigrati

 

DOMENICA 9 DICEMBRE: CORTEO


Concentramento ore 15:30 P.zza Yenne

Percorso:
via Manno – via Garibaldi – via Paoli – via San Benedetto – via Cavaro – via Todde – via Dante – Piazza Giovanni XXIII

LUNEDI 10 DICEMBRE: CENA POPOLARE

dalle ore 20:00 al Terrapieno – Viale Regina Elena

E’ apprezzato il contributo di chiunque :

sia economico che in alimenti (cotti è meglio) da portare direttamente Lunedì sera.

 

 
http://www.infoaut.org/news.php?id=843

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[Cagliari D10] Vertice dei ministri della difesa del Mediterraneo: il movimento sardo prepara il benvenuto al D10.

Cagliari.
Il
9 e il 10 dicembre si svolgera’ in Sardegna il D10, il vertice dei
ministri della difesa di Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta,
Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania. Temi del vertice
saranno “sicurezza”, “cooperazione militare” e “emergenza
immigrazione”.


Cagliari in quiei giorni sara’ una
citta’ blindata, come lo era Genova nel 2001 e le altre citta’ che
hanno ospitato vertici di questo livello. E’ gia’ scattato infatti il
piano di sicurezza che vede blindato il quartiere castello, dove si
svolgera’ il vertice, e la zona di piazza San Giovanni, dove sorge il
T hotel affitato per una settimana dalle delegazioni. Per renderci
conto delle misure di sicurezza messe in atto basti immaginare che
chi vive nelle aree interessate dal vertice non potra’ far ritorno
nella propria abitazione se non si sara’ fatto schedare entro
l’inizio dei lavori del vertice. Inoltre negli ultimi anni il
movimento sardo, persino il cagliari social forum, e’ stato preso di
mira dalla repressione in maniera non paragonabile al resto della
penisola. Gli ultimi arresti sono stati compiuti l’11 Luglio del 2006
ed hanno avuto come obbiettivo il movimento indipendentista sardo, in
particolare si e’ cercato di decapitare l’organizzazione “a Manca
pro s’Indipendentzia”; nell’ambito dell’indagine su degli attentati
compiuti fra il 2003 e il 2006, furono eseguiti 10 arresti e piu’ di
50 perquisizioni in giro per la Sardegna.

Mari?
Proceddu?
Binu?
Macche’ solo polizia e telecamere, tutto sommato non un gran
biglietto da visita, ma anche una delle poche cose che puo’ offrire
la Sardegna vista da dentro.


Poi
c’e’ l’aspetto piu’ prettamente politico del vertice, ovvero i temi
su cui verte l’evento. Il D10 si svolgera’ in una delle terre che
piu’ e’ stata interessata dai flussi migratori. Le coste sarde hanno
visto migliaia di partenze caratterizzate da immense difficolta’, in
primis pregiudizi e razzismo, aspetti che accomunano i migranti di
ogni parte del mondo. E’ per questo che il vertice, proprio per dove
verra’ svolto, e’ considerato un’infamia alla storia del popolo
sardo. Il 9 e 10 ci saranno dieci personaggi che parleranno di flussi
migratori e di strategie comuni per arginare lo sbarco di disperati
sulle nostre coste. Non si affrontera’ il tema cercando le cause di
questo fenomeno, ma si organizzera’ esculivamente il miglior modo per
fermarlo, muri da erigere o pattugliamento delle coste di partenza e
di arrivo, l’unico approccio ai problemi che i potenti riescono ad
avere: repressione. Legato all’emergenza immigrazione e’ anche il
tema della “sicurezza”, entrato prepotentemente nell’agenda
politica italiana, prima con il
centro-destra,
ora fatto proprio anche dal
centro-sinistra.


E’ evidente pero’ che i padroni
del mondo utilizzano termini con accezioni completamente diverse da
quelle della gente comune. Per uno studente che ha appena finito gli
studi, sicurezza puo’ voler dire la certezza di un posto di lavoro
non precario con un salario adeguato; per un pensionato la sicurezza
e’ riuscire ad arrivare alla fine del mese con una pensione adeguata
alle proprie esigenze; per un abitante di Quirra (localita’ dell’est
Sardegna, dove e’ presente un poligono militare interforze) non avere
il problema di andare ogni mese in ospedale a controllare che a causa
dell’uranio impoverito utilizzato nelle esercitazioni militari venga
riscontrato un tumore. Non si parlera’ di queste accezioni del
termine “sicurezza”, bensi’ della sicurezza legata al conflitto
che ogni giorno dilaga a partire dagli strati piu’ marginali della
societa’, stadi e periferie, fino ad arrivare alle lotte che stanno
caratterizzando la vita politica italiana degli ultimi anni, come tav
e dal molin.


Lo scontro che ci sara’ a Cagliari
il 9 e 10 sara’ su due visioni completamente differenti e divergenti
del mondo, se da un parte ci sara’ una cena di gala ultra-lussuosa
per i partecipanti al vertice, dall’altra verra organizzata per
strada, tra la gente, una enorme cena popolare; se da un parte ci
sara’ una discussione fra dieci personaggi che prendera’ decisioni
sulla testa di milioni di persone, dall’altra ci saranno centinaia di
individui che parleranno dell’incertezza in cui vivono quelli che
stanno al primo gradino della piramide sociale.

Da
una parte
sos
disterrau
s
(i senza terra, gli immigrati), dall’altra
sos
meres

(i padroni).


Con Carlo nel cuore, aspettando
il G8 nell’isola di La Maddalena.

 

Sito organizzatori no-D10: http://nod10.zaxo.it/

Sito con articoli e interviste dal controvertice: http://www.infoaut.org/news.php?id=843 

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22/11 cena benefit Collettivo Universitario Autonomo @ csoa Askatasuna corso regina margherita 47

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Vi ricordate il 20 luglio a Genova?

volantino netwoek antagonista torinese per il corteo del 17 Novembre a Genova, per Carlo Giuliani e per i 25 accusati di devastazione e saccheggio.  Un piccolo pensiero personale, un ricordo di quello che e’ stato per me Genova 2001, il motivo per cui il 17 tornero’ a Genova.

Quando sono andato a Genova non avevo ancora compiuto 17 anni, sono andato con mio padre perche’ da solo non mi volevano mandare. Mio padre, dall’alto della sua esperienza politica ma soprattutto sollecitato da mia madre rimasta con l’ansia a casa, il secondo giorno, ovvero il giorno dei cortei per piazze tematiche e per blocchi affini, mi dice: < vieni con me, ti porto dove non succederanno casini>. Finiamo in piazza Manin, con Legambiente, Rete Lilliput e Manitese, il corteo dei non-violenti. Le donne che ho visto piangere li, le donne che ho visto sanguinare pestate dai poliziotti non le dimentichero’ mai. Non dimentichero’ mai quella discesa verso piazzale Kennedy dopo l’assedio simbolico alla zona rossa quando abbiamo saputo della morte di Carlo, il cuore che ti si chiude e l’impossibilita’ di bloccare le lacrime.

In quei giorni ho covato un odio tremendo verso le forze dell’ordine, polizia, carabineri e guardia di finanza. Questi personaggi a Genova hanno fatto quello che fanno tutti i giorni dell’anno, solamente in maniera concentrata e con un atteggiamento piu’ irreprensibile del solito. E questo perche’? Per difendere otto personaggi che a loro volta difendono cio’ che per miliardi di persone significa fame e sfruttamento: il capitalismo. Sembra retorica ma e’ esattamente quello che fanno tutti i giorni dell’anno, in ogni parte del globo, dall’Italia alla Cina. Andare a Genova non e’ soltanto ribadire il nostro rifiuto alla politica di sfruttamento e di oppressione, non si tratta solo di salvare i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio da una galera che non e’ mai giusta, ma anche di respingere la paura che ha assediato molte persone ed il movimento, e che ci ha portato a scannarci fra di noi cercando di fare distinzioni fra chi si meritava le botte, chi la morte e chi invece aveva il diritto di manifestare. Si tratta di avere la capacita’ di capire che se la polizia ha attaccato indistintamente tutte e tutti noi che eravamo li a Genova, era per tapparci la bocca, non di certo per due vetrine spaccate.

 Questo e’ il motivo per cui sabato 17 saro’ a Genova con chi vuole scacciare questa paura e con chi porta carlo nel cuore.

 
Partenza da Torino alle ore 11 dalla stazione di Porta Nuova, 10 € a/r. I biglietti si possono trovare nell’atrio di Palazzo Nuovo tra le 10 e le 18 fino a venerdi’. 

 Giovedì 15 verra proiettato in loop nell’atrio di Palazzo Nuovo il documentario O.P. (sulla gestione dell’ordine pubblico a Genova ) dalle 10.30 in poi.

 

Altre fonti: http://www.infoaut.org/news.php?id=760

www.supportolegale.org 

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Il prossimo 17 novembre tutt* a Genova. di Lutazzi.

http://www.youtube.com/watch?v=ad0JYhtLtZY
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Vi presento la pivella di He Man.

Vi presento la pivella di He Man: Sci re 
 http://www.youtube.com/watch?v=OV9rZ2yi_Tk
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Busta con un proiettile a Mastella

Ma secondo voi… chi ha mandato il proiettile a Mastella? I magistrati rossi, neri o blu? Oppure sono state le Brigate Rosse in difesa della magistratura?  Io ho una teoria, pero' non ve la dico… prima ditemi voi cosa ne pensate. Pero' l'idea che un magistrato amico di De Magistris abbia mandato un proiettile a Mastella e' quanto meno simpatica. Se mi rispondete "la Mafia" siete sulla brutta strada, ma non chiedetemi perche' poi mi querelano.

Per la cronaca, sabato sara' una gornata densa di appuntamenti: l'iniziativa antifascista a Porta Susa alle 16, la cena benefit spese legali al csoa askatasuna alle 20.30, e…. … … … … Torino – Cagliari alle 18. Vi prego di partecipare a tutti e tre gli eventi. 

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Al referendum sulla costituente ASTIENITI!

Il comitato per
l'astensione al referendum del 21 Ottobre 2007 è composto da
liberi cittadini, da partiti politici quali

Sardigna Natzione
Indipendentzia
, a Manca pro
s'Indipendentzia
e dal circolo culturale
giovanile indipendentista
"28 de Abrili"
presente in
diverse realtà territoriali.

In netto contrasto con gli altri due comitati, quello per il
SI e quello per il NO, il comitato per l'astensione chiama i
Sardi e residenti tutti a esprimersi chiaramente in contro
tendenza attraverso l'astensione politica.

Il comitato per l'astensione ritiene che il voto affermativo
o negativo, al di la di qualsiasi ragione e buonafede, non
faccia che "ratificare" la condizione di subordine totale che
la Sardegna, nel 2007 vive.

Il SI cambierebbe la "maschera" a questa condizione, il NO
confermerebbe le condizioni da sempre imposteci.

L'astensione al contrario sarebbe un fortissimo segno di
rottura e discontinuità con questo meccanismo che relega la
Sardegna in una condizione neocoloniale senza
sbocchi.

fonte: http://www.astensione.altervista.org/

 

 

 

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Sono He-Man e vengo da Cagliari.

Oh!!! Cesss…. vi dovete svisare sto video. You tube e' fonte di eterne cazzate. Enjoy.
http://www.youtube.com/watch?v=xRLg9eEI9oA
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[Kuntra su g8] Circoli dei sardi emigrati contro il g8.

 

Liberos in terra libera

 

Come sicuramente saprete durante l’estate del 2009 gli otto stati piu’ produttivi ed importanti del pianeta si riuniranno come di consueto per decidere le sorti del pianeta. Nel 2001 si svolse il primo G8 italiano nella citta’ di Genova, tutti noi abbiamo ancora impresse nella mente quelle giornate, ed il loro ricordo non accenna ad affievolirsi grazie anche alle polemiche ed hai colpi di scena degli ultimi mesi. Nel 2009 la palla tornera’ in Italia, piu’ precisamente in una colonia italiana: la Sardegna. Si potrebbero fare analisi approffondite sul ruolo che la Sardegna ha ricoperto nell’arco dei secoli: granaio, discarica, base militare e tutti quei ruoli che spettano ad un pedina subordinata agli interessi di un soggetto piu’ forte. Oggi come sardi dobbiamo subire un’ulteriore soppruso, la decisione presa dall’alto (come sempre) di ospitare la riunione degli otto piu’ grandi criminali del momento. Oltre a subire continuamente l’occupazione e le vessazioni che questa comporta, oggi si aggiunge questa ulteriore presa per il culo.

Qualcuno pero’ comincia a svegliarsi, e lentamente si organizza per risollevarsi e mettere una sassolino negli ingranggi di questa giostra che di divertente ha ben poco. Questa estate, infatti, si e’ svolta in Sardegna una riunione tra alcuni ragazzi sardi che per ragioni lavorative o di studio sono dovute emigrare in Italia. Queste persone hanno sentito la necessita’ di creare un percorso politico in vista del prossimo g8, e dare il proprio contributo al movimento. In sintesi cerchiamo di ribaltare il ruolo dell’emigrato sardo, da semplice lavoratore o studente "fuori sede" ad importante soggetto politico attivo che ha come caratteristica fondamentale l’esigenza di cambiare le sorti del suo popolo e della sua terra.

Abbiamo gia’ creato una mailing list di coordinamento e altre liste cittadine. Nei prossimi mesi dovrebbe anche nascere il portale, nel quale sara’ possibile conoscere la storia della Sardegna, quella del movimento contro il G8, le iniziative che verranno fatte nell’arco dei due anni che ci separano dall’evento e tanto altro ancora.

Se volete partecipare a questo pezzetto di storia potete mandarmi una mail a stobados@autistici.org o, se vivete a Torino, entrate nella pagina https://www4.autistici.org/mailman/listinfo/torino.kuntra.su.g8 dove potrete iscrivervi alla mailing list di torino.

                                               "Sardigna custa est s’ora
                                                  ke ti deppes iskidare"

 

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