Il 21 Settembre 2009, nel lager chiamato CIE (centro di identificazione ed espulsione) di Gradisca in provincia di Gorizia, scoppia una rivolta.
Tutto comincia la notte del 20, quando in 35 tentano la fuga dal Cie. Purtroppo il tentativo è sventato dalla polizia, che comincia a picchiare brutalmente i fuggiaschi. A questo punto gli altri reclusi, anche chi non aveva partecipato all’evasione fallita, iniziano a protestare e salgono sui tetti, rimanendoci fino alle 6 di questa mattina. Pare che siano anche giunti sul posto dei giornalisti, che forse hanno preferito mantenere il riserbo sulla vicenda (sono sempre giorni di lutto, questi…). All’alba, dietro la promessa della polizia di non fare rappresaglie, i reclusi scendono dai tetti, e la situazione ritorna tranquilla. Fino alle 13, quando scatta una perquisizione. I poliziotti si lasciano andare ad offese pesanti, strappando in due un Corano, e pare che durante il loro passaggio siano spariti anche dei soldi e dei cellulari. Di lì a poco, scoppia la rivolta.
Almeno una ventina di feriti con la polizia che picchia e tira lacrimogeni nelle celle.
Potete scaricare il video per metterlo sui vostri siti di modo che, nel caso di censura, non sparisca dalla rete. gradisca-pestaggio-21-settembre.wmv
Nella giornata di ieri, e’ stata svolta dalla DIGOS di mezza Italia un’operazione antiterrorismo che ha portato all’arresto di 6 persone accusate di stare progettando attentati contro il G8 che si sarebbe dovuto svolgere a La Maddalena questo Luglio. Gli arresti sono stati effettuati a Roma, Genova e Milano e gli inquirenti sarebbero arrivati ai 6 attraverso intercettazioni partite dal 2007.
Luigi, Daniele e Bruno sono morti ieri in una delle più grandi raffinerie d’Europa: la Saras del gruppo Moratti. Dovevano compiere una semplice operazione di routine, la pulizia di un serbatoio. Sono morti in sequenza per cercare di aiutare chi era rimasto vittima dentro quella trappola; l’ultimo ad entrare e’ stato Daniele con una maschera anti-gas, precauzione inutile, "qualcosa" è andato storto ed anche lui ci ha rimesso la pelle. Ancora morti sul lavoro, ancora vittime del risparmio aziendale, attento ai guadagni e non alle perdite…

