[Antifa Torino] Appello per la scarcerazione immediata degli studenti antifascisti arrestati

Potete firmare l'appello per la scarcerazione di Davide, Fabio e Marco tutti i giorni a partire da lunedi' 19 nell'atrio di Palazzo Nuovo, sede delle facolta' umanistiche. 

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Appello per la scarcerazione immediata
degli studenti antifascisti arrestati

Alle sei e mezza del mattino del 14 giugno 2007, la digos torinese arrestava tre studenti universitari antifascisti del csoa Askatasuna e del Collettivo Universitario Autonomo, conosciuti all'interno dell'università per la loro militanza antifascista: Davide, Fabio e Marco. Dopo le perquisizioni delle loro case, a tutti veniva notificato il mandato di custodia cautelare ai domiciliari; i reati contestati sono quelli di minacce, resistenza e lesioni.
Gli arresti sono lo strascico giudiziario dei fatti avvenuti la mattina del 14 maggio 2007 all’interno di Palazzo Nuovo, che qui di seguito riassumiamo:
intorno alle 7,30 di quella mattina alcuni militanti del fuan (l’organizzazione degli “studenti” universitari fascisti), sotto l’occhio compiacente e complice delle forze dell’ordine, scavalcarono i cancelli ed entrarono nell’università torinese, piazzandosi nell’atrio con i loro volantini di propaganda politica in attesa dell’apertura regolare della struttura, protetti da vari cordoni di polizia. Aperti ufficialmente alle 8,00 i cancelli la polizia e la digos si prodigavano a impedire l’ingresso agli studenti identificati come antifascisti, costretti ad accedere all’interno di Palazzo Nuovo attraverso un’entrata secondaria non presidiata dalle forze dell’ordine.  La presenza fascista e della polizia dentro Palazzo Nuovo mobilitò gli studenti antifascisti a formare spontaneamente un presidio d’opposizione, per chiedere l’uscita dei fascisti e la fine della militarizzazione dell’università. Le provocazioni da parte dei fascisti e delle forze dell’ordine furono innumerevoli, e crearono un clima di tensione crescente che culminò con una violenta carica ai danni del presidio, seguita da una vera e propria caccia all'uomo nell'atrio, nelle aule e persino nelle biblioteche. Diversi studenti e un lavoratore di Palazzo Nuovo furono manganellati e picchiati in vari luoghi dell’ateneo. Dopo l'uscita del fuan dall'università, il presidio antifascista, nonostante le difficoltà incontrate, si mosse in corteo verso il rettorato, per chiedere spiegazioni al rettore Ezio Pellizzetti. Nonostante i gravi fatti avvenuti le risposte fornite furono di circostanza e di rimpallo delle responsabilità.

Oggi, nemmeno di fronte alla pesantezza delle conseguenze penali di quella mattina, il rettore ha ritenuto valesse la pena spendere una qualsiasi parola almeno in merito ai provvedimenti che hanno colpito i tre studenti arrestati.
Riteniamo che quanto avvenuto la mattina del 14 maggio e gli arresti del 14 giugno siano fatti di estrema gravità e pericolo: la militarizzazione dell’università, le cariche della polizia e la successiva caccia all’uomo, gli studenti e i lavoratori feriti, e infine l’ordinanza di arresto per Davide, Fabio e Marco richiesta e firmata dalla magistratura torinese sono tutti elementi volti a colpire e intimidire chi a Torino continua a difendere e perseguire i valori dell’antifascismo e della Resistenza, nelle piazze, nei quartieri, sul posto di lavoro, nelle scuole e nelle università. Questura, magistratura e il rettore Pelizzetti sono responsabili, ognuno con precisi coinvolgimenti, di tutto quanto avvenuto.

Con questo appello vi invitiamo a firmare la richiesta della scarcerazione immediata di Davide Fabio e Marco, studenti arrestati con un castello accusatorio assolutamente inconsistente e attraverso un uso strumentale e politico della magistratura (è l'ordinanza di arresto stessa a dichiararlo esplicitamente) che di fatto imputa ai tre universitari la partecipazione al presidio e l'attivismo politico svolto quotidianamente all'interno dell'università. Se ce ne fosse bisogno, ciò rappresenta una motivazione in più per chiedere la loro immediata scarcerazione e la vostra firma a supporto di questa richiesta.

Torino, 16 giugno 2007
Network antagonista torinese – Csoa Askatasuna.Collettivo Universitario Autonomo.Csa Murazzi

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11 Responses to [Antifa Torino] Appello per la scarcerazione immediata degli studenti antifascisti arrestati

  1. marcos1977 says:

    Non è democratico dare spazio a gente del fuan e simili…sono fuorilegge dalla costituzione…dimenticavo…ora girano in doppio petto per servire il loro padrone…il berlusca…

  2. stobados says:

    Potreste andare a fare i vostri discorsi bipartisan da un’altra parte. Al prossimo commento del militante del fronte il post verranno censurati. Perche’ questo blog ha della discriminanti. Antifascismo, antirazzismo, antisessismo. Quindi o vi vedete e vi andate a prendere una birra assieme (tanto ho visto che gia’ vi sentite per mail) oppure non venite a scassare la minchia qui.

  3. Il megafono che fischia era una battuta!!! 🙂 (nella vita di può anche scherzare!)
    Ti hanno già detto che quei video dimostrano tante cose: gli oggetti che volavano; i fumogeni; la loro violenza… Poi non dimentichiamoci che sono stati girati con un cellulare (cosa possiamo pretendere?).
    Nessuno si è beato di gandhiana non violenza: semplicemente non siamo scesi alla bassezza degli altri (avremmo potuto tirare anche noi oggetti in testa a loro, forti della polizia in mezzo)!
    200 è il numero dichiarato dagli altri. A mio parere erano una cinquanta, ma rimane sempre il fatto che fanno i violenti con noi solo se sono in superiorità numerica…. Chissà perchè!
    Se fosse stata una protesta pacifica, i numeri sarebbero stati inutili, ma dal momento che quella manifestazione era tutto fuorchè pacifica, e loro avevano ben altre intenzioni, direi che le nostre lamentele sono senza dubbio fondate.

  4. antifascista says:

    Velocemente sulla questione video:
    Davvero ragazzi, dimostrano poco nulla, sia a favore che contro di voi. Poi un megafono che fischia cos’è, disturbo della quiete pubblica? A Palazzo nuovo?!
    E ancora: certo che non avete reagito, perchè avreste dovuto? Per prendervi botte? Sarebbe stato stupido e io – seppur non condividendo i vostri idea – proprio stupidi non penso che siate. Quindi non è il caso di bearsi di Gandhiana non-violenza.
    Confermo che dal sito “Il fronte” è arrivata la risposta che avevo richiesto.(il messaggio qua lo avevo postato in precedenza)
    Sui numeri: i militanti del fuan si sono lamentati della sproporzione numerica che vedeva 12 ragazzi del fuan contro 200 circa. Non sarebbe stato uno scontro alla pari. Beh in realtà era una protesta, non uno scontro e al massimo il grande numero di presenti va a favore degli antifascisti, vorrebbe esprimere un disagio verso la presenza del fuan a P.N.
    Poi si può discutere se quei 200 (?) erano realmente rappresentativi, ma questo è un altro discorso…

  5. Niente ipocrisia, antifascista: sono stato sincero. Del resto anch’io sono un tipo piuttosto scettico su tutto (destra o sinistra che sia).
    La “stessa cieca fiducia nei nostri confronti” può avere un senso, poichè comunque abbiamo pubblicato i video di quella famosa mattinata, in cui si vede chiaramente che noi non abbiamo minimamente reagito e gli autonomi hanno usato solo violenza e basta (oltre ad un megafono che fischiava da impazzire)!
    Quando si tratta invece di contestare una sentenza di un giudice, di certo personalmente non mi faccio trascinare dal primo “camerata” che mi vuole incitare a contestarla…

  6. Guarda che ti abbiamo risposto alla e-mail. Adesso te la inoltro di nuovo (sia dall’indirizzo di postmaster che dall’indirizzo dello staff). Controlla bene la posta indesiderata: non si sa mai 🙂

  7. Antifascista says:

    Premessa: mi mancavano solamente gli apprezzamenti dei militanti del fuan…cmq gli elogi del ragazzo non mi convincono, i siti vicini al fuan mostrano la stessa cieca fiducia, questa volta rivolta ai camerati invece che ai compagni. Per di più, alle mie richieste di spiegazioni ho ricevuto solo silenzio. Siamo un poco ipocriti?

    Prima di parlare di costituzione forse bisognerebbe conoscerla. Stessa cosa per quanto riguarda il reato di apologia del fascismo e il diritto di manifestazione del pensiero. E’ troppo facile richiamarla quando ci fa comodo (vedi alla voce: apologia) e negarla quando non ci va (vedi alla voce: diritto di manifestazione del pensiero). E per di più dichiararsi anti-istituzionali. E intanto servirsi della stessa democrazia che si critica. (quella da te definita in un altro post “LA VOSTRA DEMOCRAZIA”. Vostra in che senso?).
    Sul ragazzo con il megafono puoi avere ragione, ma bisognerebbe come minimo approfondire: le leggi che disciplinano le misure cautelari non sono cazzate e non concedono poteri eccessivamente discrezionali al Pm. Se poi il giudice ha convalidato ci sarà stato un motivo ulteriore all’ “appariscenza” del compagno.

    Per gli altri due ragazzi bisognerebbe chiarire un elemento una volta per tutte: c’è stata violenza, calci e botte e offese alle forze dell’ordine? Non è un elemento ininfluente ed è necessaria chiarezza. Il discorso è questo: è stata la vostra legittima difesa in risposta di cariche – violente? – ingiuste o viceversa le cariche sono state la conseguenza di qualche calcio di troppo. E la storia fumogeni, come si spiega?

  8. Antifascista says:

    Premessa: mi mancavano solamente gli apprezzamenti dei militanti del fuan…cmq gli elogi del ragazzo non mi convincono, i siti vicini al fuan mostrano la stessa cieca fiducia, questa volta rivolta ai camerati invece che ai compagni. Per di più, alle mie richieste di spiegazioni ho ricevuto solo silenzio. Siamo un poco ipocriti?

    Prima di parlare di costituzione forse bisognerebbe conoscerla. Stessa cosa per quanto riguarda il reato di apologia del fascismo e il diritto di manifestazione del pensiero. E’ troppo facile richiamarla quando ci fa comodo (vedi alla voce: apologia) e negarla quando non ci va (vedi alla voce: diritto di manifestazione del pensiero). E per di più dichiararsi anti-istituzionali. E intanto servirsi della stessa democrazia che si critica. (quella da te definita in un altro post “LA VOSTRA DEMOCRAZIA”. Vostra in che senso?).
    Sul ragazzo con il megafono puoi avere ragione, ma bisognerebbe come minimo approfondire: le leggi che disciplinano le misure cautelari non sono cazzate e non concedono poteri eccessivamente discrezionali al Pm. Se poi il giudice ha convalidato ci sarà stato un motivo ulteriore all’ “appariscenza” del compagno.

    Per gli altri due ragazzi bisognerebbe chiarire un elemento una volta per tutte: c’è stata violenza, calci e botte e offese alle forze dell’ordine? Non è un elemento ininfluente ed è necessaria chiarezza. Il discorso è questo: è stata la vostra legittima difesa in risposta di cariche – violente? – ingiuste o viceversa le cariche sono state la conseguenza di qualche calcio di troppo. E la storia fumogeni, come si spiega?

  9. antifascista si pone il problema perchè è un ragazzo intelligente che si fa delle domande.
    Non ci si può fidare ciecamente delle altre persone (sebbene abbiano le stesse idee politiche) ed è giusto cercare la verità in tutto.
    Saluti… (lasciamo perdere quali… anche se in risposta ai tuoi ci starebbero bene)

  10. stobados says:

    L’ordinanza l’ho letta, ma non ce l’ho con me e non la posso pubblicare. Innanzitutto, questo non concerne l’ordinanza ma il fatto in se, e’ stato caricato un presidio antifascista ed e’ stato permesso invece il volantinaggio dei fasci, ed a rigor di costtuzione i birri sono in torto. Nell’ordinanza viene espressamente detto che uno degli arrestati non ha commesso il fatto, ma era li presente ed aveva il megafono, indi per cui viene arrestato per la sua “appariscenza” tradotto in parole povere ti arrestiamo perche’ sei un militante molto attivo. Gli altri ragazzi sono stati picchiati e gli e’ stata data resistenza e lesioni nonostante in un primo momento i poliziotti non si siano fatti refertare, quindi non avessero ricevuto “botte”… questo denota anche l’atteggiamento di presa per il culo dei birri, della serie: possiamo dire tutto e il suo contrario che tanto vi mettiamo dentro lo stesso. Un antifascista non metterebbe in dubbio l’azione di un altro antifascista, ho come il dubbio che non lo sia proprio tanto tu. La solidarieta’ l’ha data pure l’UDU… che sicuramente non sono i piu’ accesi sostenitori dell’antifascismo militante, e tu ti poni di questi problemi.
    La solidarieta’ ad un antifascista non la do se si tratta di reati non inerenti la politica, ma se si tratta di reati di antifascismo (che ovviamente non esistono) la do a prescindere. Comunque ti ho dato un po’ delle risposte che volevi, se riesco provero’ ad analizzare l’ordinanza, ma la vedo difficile visto il periodo un po’ impegnato che sto attraversando. Saluti antifascisti.

  11. antifascista says:

    La polizia è implicata, questo è certo. E’ ancora più che certo che probabilmente sarà coperta dalle istituzioni. Putroppo. E se si riuscirà a fare che non sia così, tanto di cappello a tutti.
    Detto questo non capisco il merito dell’appello. Non c’è motivazione. Anzi c’è – si parla di castello accusatorio inconsistente – ma non si dice perchè le accuse siano inconsistenti. Magari puoi dare il link all’ordinaza o spiegare cosa dichiara.
    Perchè un arresto, e anche le misure cautelari applicate ai tre ragazzi antifascisti, seguono – putroppo dirai tu? – delle regole. E non si firma sulla fiducia. O in base a una generica fratellanza antifascista.
    Quando si mette una firma, si è responsabili della propria scelta. E consapevoli. Ma bisogna avere degli strumenti per orientare questa scelta.
    Quindi, Perchè dovrebbero essere scarcerati, qui e subito?

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