Riflessione sul G8 a meno di un anno dallo svolgimento

Tratto da CONTRA A SU G8.

In questi giorni Berlusconi ha espresso la sua preoccupazione per il
rallentamento dei lavori che dovrebbero accogliere la truppa dei grandi
del mondo nell’isola della Maddalena, nel luglio 2009, per l’annuale
G8. Volendo sempre dare più importanza all’apparenza (per un uomo
d’mmagine come lui è la priorità) che alla sostanza (il G8 come tutti
sanno altro non è che una parata di facciata per dimostrare che anche i
paesi più industrializzati al mondo pensano ai problemi comuni: fame,
ambiente e cosi via) la Maddalena non gli sembra il luogo adatto:
nonostante le rassicurazioni di Soru e della giunta provinciale è
insicuro, e allora su proposta di Calderoli ("perchè non lo facciamo a
Milano?") il premier ci sta pensando. "E’ chiaro che serve avere un
piano d’emergenza con una sede alternativa alla Maddalena se per caso
non si riuscisse a finire i lavori per il G8 del prossimo anno. Ma se
il commissario Bertolaso dice che non siamo in ritardo vuol dire che
non ci sono problemi e il G8 si fara’”. Cosi dice Angelo Comiti sindaco
di La Maddalena. Le perplessità però si sprecano: per Milano – o per
"la Padania"- sarebbe uno sponsor aggiuntivo in attesa dell’ Expo del
2015. Però sia il sindaco che i leghisti stessi si sono messi il
problema di dover creare un altra "zona rossa" come fu a Genova, e per
cui il rischio che la manifestazione contraria al G8, si porti a pochi
metri dalla sede dell’incontro, non è proprio rassicurante per loro.
Cosa c’è di meglio di un isola nell’isola, per di più un ex base
militare NATO, inaccessibile e insepugnabile perchè circondata dal mare
per supportare il tradizionale pic nic? Niente, verrebbe da dire. Suona
strano però che Berlusca&co. si siano accorti solo l’altro giorno
in consiglio dei ministri che si La Maddalena si tratti di un isola e
che sia circondata dal mare: perchè paradossalmente questo è il
problema. Le difficoltà logistiche legate alla preparazione di un
evento .."cosi importante" in una isola. Già l’isolamento. E’ un
problema mai verificatosi prima per un isola. Come fa un isola a essere
isolata???? Mah….sarà colpa dell’amministrazione regionale che è di
sinistra.
Fattostà che credo che si svolgerà comunque in Sardegna, i lavori sono
inziati da un anno e mezzo e ormai sarebbe infruttuoso per lo stato che
investirà 8oo milioni di euro nella preparazione dell’avvenimento dover
sbaraccare tutto e trasferire ad un anno esatto dall’evento, baracca e
burattini in padania.
«Si farà in Sardegna, ci sono 25 interventi pronti a partire tra La
Maddalena e le opere collegate al vertice per uno stanziamento
complessivo di 800 milioni di euro» (R. Soru). Gianni Letta: "Gli
interventi riguardano due alberghi, la sistemazione delle strutture
dell’arsenale, la realizzazione di un centro congressi e di un centro
per i media per un investimento di 250 milioni di euro. Poi le opere
collegate: l’aeroporto di Olbia, la portualità di Palau e soprattutto
la Sassari-Olbia con la Olbia-Arzachena."
Già. E’ bello vedere lo stato cosi preso dalla situazione sarda.
Sarebbero tante le cose da dire, ma una me ne viene in mente e non vado
oltre data l’ora. Questi investimenti riguardanti le strade statali, si
sarebbero potuti fare, se davvero si fosse voluto, in altri tempi e in
altri modi. Da tempo la regione chiede, per migliorare la viabilità nel
suolo sardo, una rete ferroviaria decente. O meglio una rete
ferroviaria vera e propria visto che quella che c’è risale all’800 se
non sbaglio. Lo stato italiano ha sempre risposto picche, nel senso che
la popolazione, la sua densità, era inadeguata rispetto al suolo
occupato. Tradotto: troppa poca gente per un servizio che quindi
risulterebbe svantaggioso allo stato e comporterebbe una plusvalenza
negativa in termini di spesa per la costruzione ed entrate dal
servizio. Solo poco tempo fa ho letto sulla Nuova, che la regione ha
provatodei treni spagnoli ad alta velocità, che collegherebbero il nord
al sud dell’isola in poco meno di due ore. Se cosi sarà, sarà di tasca
sua. Lo stato non darà un euro: e ora vogliono farsi passare per
benefattori, per quelli che portano il g8 in sardegna per valorizzare
il patrimonio paesaggistico-naturale, per migliorare le attività
turistiche e intesificarne l’afflusso. (..) Se cosi fosse non ci
sarebbe bisogno di finanziamenti durante un g8 perchè arriverebbero
durante l’anno e se cosi fosse verrebbero eliminate quelle oscenità
rappresentate dalle basi nato o dai poligoni di tiro che per anni, per
anni, hanno portato l’arcipelago della Maddalena, continuamente solcato
da sottomarini nato ad avere una percentuale di radioattività del 60%,
che stanno facendo sfrecciare sui nostri cieli aerei che lasciano scie
chimiche presenti anche per giorni che ,come aveva testimoniato a suo
tempo La Nuova portano a morti di bestiame (e forse un giorni di
persone..) in modi atroci, oppure il caso recente più ecclatante, il
poligono di tiro di Quirra, vicino a Villaputzu che grazie ai suoi
esperimenti e al rilascio nell aria di nano particelle di uranio
impoverito provoca morti di bestiame o malformazioni alla nascita di
bambini, in quanto inalando tali particelle, un uomo comune le fa
entrare in circolo e da vita a spermatozoi fondamentalmente "malati".
Non serve un G8 in sardegna, per valorizzare la zona, come dicono
questi signori, gli stessi che prima si fanno portatori della
valorizzazione della zona, poi però lasciano che tutte queste schifezze
rimangano per tutto l’anno, rovinando tutta l’isola (e la gente che ci
vive).
Sinceramente sono diviso: da un lato spero che venga fatto in sardegna
per dare la possibilità ai movimenti anti colonialisti e
indipendentisti, attraverso la manifestazione che si terrà a Olbia
(dovrebbe…) di mettere in luce tutte queste incongruenze del governo
italiano sulla Sardegna, per avere una cassa di risonanza a livello
nazionale se non globale, sullo sfruttamento colonialistico, per
l’ennesima volta e continuo da parte dello Stato italiano sulla nostra
isola. Un occasione per dare voce a chi attraverso i "circoli degli
emigrati sardi contro il g8 e il colonialismo" presenti in varie città
tra cui Torino, (vedere tra i link "contra su g8") sta portando a
conoscenza dei "continentali" tutti questi fattori, ovviamente
sconosciuti ai più in quanto censurati dai media gestiti dai partiti
(alzi la mano chi ha mai visto un servizio sul caso di Quirra a parte
su Rai news 24 o Report) creando una coscenza comune e un fronte unito
sia tra i sardi emigrati, sia nei centri sociali, cosi come tra gli
attivisti di sinistra e i no global che supportano attivamente questa
causa. D’altro canto lo spostamento del vertice a Milano sarebbe un
bene per la preservazione della zona da futuri mostri architettonici o
vagonate di cemento che ci attendono, ma sarebbe un occasione mancata
per tutti gli indipendentisti e gli anti-colonialisti che vogliono far
sentire la loro voce e scuotere le coscienze della gente comune.
13 luglio 2008

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