[NOTAV] Autoporto Susa, gia’ costruito il nuovo presidio contro le trivellazioni. (+ VIDEO)

Sotto una pioggia battente che non dà tregua, il movimento NoTav getta
le basi per un nuovo presidio all’entrata dell’autoporto di Susa, uno
dei tanti nuovi siti destinati a diventare terreno di sondaggio
geognostico, prima passo per la futura realizzazione dell’opera. La
risposta del movimento alla voce grossa fatta dal Governo negli ultimi
giorni a colpi di dichiarazioni pubbliche e comunicati stampa che non
lasciano più dubbi su "volontà di confronto, "dialogo", "realizzazione
col consenso della popolazione" e altre amenità simili…

Un migliaio di persone si sono così ritrovate oggi pomeriggio per dare
al popolo NoTav una nuova casa per monitorare e organizzare la
resistenza contro la fase-sondaggi. Secondo alcune voci, potrebbe
essere questo uno dei primi luoghi in cui la lobby del Tav tenterà la
prova di forza.
Nonostante il maltempo, un altro appuntamento partecipato, gioioso e
determinato nel ribadire le intenzioni e le scelte senza appello del
movimento popolare.

La migliore risposta alle sparate di un Governo che, in ritardo su
tutto, si accorge dell’impraticabilità politica del vecchio
Osservatorio Tecnico, istituzionalmente morto già da qualche mese, già
da sempre misconosciuto dal movimento. Un Osservatorio che si vuole far
rinascere in nuove forme, sorta di Direttorio (o Servitorio)
d’imposizione dell’opera contro i voleri di tutta una popolazione. Una
nuova ‘cabina di regia’ di cui potranno farne parte solo gli
amministratori volontari, e solo se favorevoli alla realizzazione
dell’opera; per questi ci saranno ‘compensazioni’ e postazioni
ascoltate dentro la nuova istituzione.

La risposta del movimento è stata chiara e senza fraintendimenti: un
nuovo presidio per monitorare da vicino e impedire i nuovi tentativi di
perforazione.
 
Questa sera, al Teatro Polivalente di Bussoleno, il movimento si
riunirà in assemblea per sancire con un documento sottoscritto
all’unanimità, la volontà di resistere alla nuova invasione del
territorio valsusino.

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